Uvapulia: Altà qualità a basso impatto ambientale

Come affinare le tecniche di coltivazione per l’uva senza semi in Puglia

Presentato ieri il progetto Uvapulia, finanziato nell’ambito del PSR Puglia 2014-2020 SM 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”, che si pone l’obiettivo di ottimizzare l’impiego e la fruizione di nuove cultivar di vite ad uva da tavola apirene, ottenute e selezionate in Puglia, lungo tutto il percorso dal campo alla tavola.
La Conferenza di presentazione, seguita con successo da aziende e operatori del comparto viticolo, ha visto la presenza del Gruppo Operativo (G.O.), composto da enti di ricerca e aziende private, coinvolte nel progetto, che ad un anno di distanza dall’inizio dei lavori, hanno voluto presentare il progetto. I saluti istituzionali sono stati a cura del Capofila del progetto, ovvero Alberto Mastrangelo di Grape & Grape Group SRL, che ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione tra le aziende per poter rispondere alle continue sollecitazioni del mercato; si è poi passati all’intervento di Manlio Cassandro, amministratore unico della Cassandro SRL, che ha illustrato gli aspetti salienti del bando da lui seguiti.

Gli interventi tecnici sono stati curati dai responsabili scientifici la prof.ssa Laura De Palma di UNIFG e dal prof. Vittorino Novello di UNITO, che hanno evidenziato come la maggior parte delle cultivar apirene oggi disponibili provengono da programmi di incrocio realizzati all’estero pertanto non sempre idonei agli areali colturali italiani. Ecco perché la necessità di condurre un progetto di ricerca e innovazione finalizzato a ottimizzare la coltivazione di vitigni apireni ottenuti e selezionati in Puglia.
Uvapulia vuole esplorare le caratteristiche qualitative di questi vitigni tra cui , sia in termini di caratteri organolettici che di proprietà nutrizionali e di shelf life.

Nella seconda parte dell’incontro sono intervenuti: Francesco Laporta di O.P. Agritalia Soc. Coop. che ha raccontato l’esperienza positiva di essere membro del GO in quanto le O.P. beneficiano dei risultati di progetto attuando un’innovazione a cascata; Massimiliano Del Core di O.P. Pignataro Soc. Coop. ha sottolineato l’importanza di partecipare al G.O. perchè grazie alla collaborazione tra i fondi stanziati dalla Regione Puglia, le PMI gricole e le Istituzioni scientifiche è possibile finanziare la ricerca ottenendo un vantaggio competitivo per il comparto pugliese e, ad un anno dall’inizio delle attività si sono ottenuti già importanti risultati che fanno ben sperare.